Cos’è un Drone
Sommario
1. CARATTERISTICHE, USO E TIPOLOGIE DI DRONI.
2. COSA SONO I DRONI.
3. COME VOLA UN DRONE?!
4. COSA POSSIAMO FARE CON UN DRONE?
5. BATTERIE E MOTORI, CIOE’ COSA PERMETTE AD UN DRONE DI MUOVERSI!
6. RIPRESE VIDEO E FOTOGRAFICHE.
7. CONSIGLI SU COME PILOTARE E REGISTRARE VIDEO CON UN DRONE
CARATTERISTICHE, USO E TIPOLOGIE DI DRONI.
I droni, ovverosia dei velivoli radiocontrollati con pilotaggio remoto, hanno velocemente occupato la stampa e media di qualsiasi genere nel corso degli ultimi anni. Essi sono già frequentemente usati per le riprese video aeree e di controllo. Anche per iniziative pubblicitarie e tanto altro ma senza ovviamente trascurare il puro e semplice divertimento. I droni hanno ormai larga applicazione in molte attività militari e civili: si va dal controllo del territorio o alla ricerca di persone scomparse oppure alle valutazioni dall’alto dopo le calamità naturali. Proviamo dunque a creare una piccola guida per comprendere al meglio cosa siano i droni, qual è il loro funzionamento e (importante!) a quali normative dell’aviazione civile debbano obbligatoriamente attenersi.
Cosa sono i droni.
La parola “drone” altro non è che il nome ormai diventato di uso comune, (e forse neppure troppo esatto), per designare una specialissima categoria di oggetti volanti: gli “Aeromobili a Pilotaggio Remoto” (APR). Come suggerisce efficacemente la definizione, si tratta di dispositivi volanti di varie dimensioni e peso capaci di sollevarsi in volo senza la necessità di un pilota a bordo, che rimane invece a terra – munito di un radiocomando per controllarne tutti i movimenti e parametri di volo.
La loro storia ed utilizzo non è certo recentissima poiché il loro moderno uso si può addirittura far risalire alla Seconda Guerra Mondiale, quando le famose V-1 e V-2 tedesche fecero la loro prima e psicologicamente devastante apparizione. Da quel punto, il loro percorso è stato per lunghissimo tempo sviluppato esclusivamente per l’ambito militare, sia per scopo di spionaggio che di vero e proprio bombardamento, ma la cosa più eclatante che interessa noi è stata la loro rapida conversione per l’utilizzo civile.
All’inizio della metà degli anni 2000, sempre più fabbriche specializzate hanno infatti sviluppato dei droni consumer che ultimamente stanno persino (purtroppo!) diventando quasi i naturali successori dei classici aeroplani radiocomandati che costruivamo e utilizzavamo da ragazzini e che sono ancora usatissimi dai milioni di seri appassionati di aeromodellismo di tutto il mondo.
Questi piccoli velivoli hanno dimensioni, pesi e forme mediamente compatte poiché, per alzarsi in volo con le contenute potenze dei loro motori elettrici alimentati a batteria, il drone deve essere necessariamente leggero. Oggi esistono tre grandi famiglie di droni anche se la più diffusa è ormai solo una; andiamo ad scoprirle..
- Con struttura ad eliche: Sono caratterizzati per la presenza di (solitamente) 4 o più eliche (fino a 6), usualmente montate su dei bracci fissi o anche estraibili, che permettono al velivolo di caratteristiche di volo simili agli elicotteri ma senza ovviamente l’elica di coda, qui inutile. Questi droni, che appartengono alla famiglia più numerosa, hanno la possibilità di stazionare a mezz’aria in maniera stabilissima, effettuare agili virate e volare in posizioni oblique e anche all’indietro.
- Con struttura planare: Sono droni più somiglianti agli aeroplani che agli elicotteri, questi droni non sono dotati di eliche per assicurarne la portanza ma usano grandi ali e sono propulsi da eliche spingenti o traenti. Sono solitamente il tipo più usato in ambito militare e possono essere di grandissime dimensioni, addirittura quanto un normale aeroplano. Sono utilizzati principalmente per le medie o lunghe distanze, poichè sfruttano le correnti e i flussi d’aria, possono essere telecontrollati pure via satellite da qualsiasi parte del globo e sono spesso armati.
- Ibridi: Questi strani droni non solo sono progettati per volare ma anche per muoversi a terra (!) disponendo anche di due o quattro ruote motrici e sono particolarmente usati per esplorazioni di aree pericolose/contaminate e ovviamente ad uso militare e di polizia.Comunque, possiamo notare come gli attuali droni a uso civile assomiglino spessissimo a degli INSETTI! Dal loro esoscheletro, al funzionamento delle loro eliche che ne simulano le ali, quindi, come per i veri insetti, per essere leggeri e sfruttare quanto più possibile la densità dell’aria e le sue caratteristiche.
COME VOLA UN DRONE?!
La domanda che molti fanno è quasi sempre la stessa: ”Come vola un drone?”. La risposta che proveremo a dare non sarà necessariamente un serio trattato di fisica o aerodinamica ma cercheremo di capire comunque COME e IN CHE MODO un drone può muoversi in aria, sull’acqua o sul terreno.
Tutti, più o meno, abbiamo visto volare gli elicotteri e sappiamo quindi da lunghissimo tempo che un velivolo può volare o sostentarsi grazie all’attrito di “avvitamento” di un elica nell’aria la quale ha ovviamente una sua densità, sfruttata in questo caso dalle pale delle eliche come del resto fanno le eliche delle navi o motoscafi in acqua; cambia solo la densità dell’elemento.
Per i droni il discorso è lo stesso; se si parla di un drone a 4 eliche ci troviamo di fronte a un cosiddetto “quadricottero” che sfrutta 4 eliche bipala (in alcuni casi possono pure essere a 3 o 4 pale) che permettono al nostro drone di sollevarsi agevolmente nell’aria. Ogni elica è azionata da un motore, solitamente elettrico, questi piccoli ma efficentissimi motori “brushless” (senza spazzole) sono ormai controllati da sofisticati microprocessori i quali ne determina la velocità di rotazione e a volte anche il “passo” dell’elica.
Tutto questo è permesso da una combinazione e dialogo con i segnali provenienti da diversi sensori chiamati MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems): il giroscopio, l’accelerometro e il barometro alla centralina di bordo che effettua continue e velocissime misurazioni provvedendo così a regolare la velocità di rotazione di ogni singolo motore, permettendo una perfetta stabilità del velivolo in aria.
Quindi: quando le eliche di un drone ruotano tutte alla medesima velocità il drone rimane assolutamente fermo cioè in “hovering” ovvero sta volando ma mantiene un assetto stabile e stazionario. Spostando in avanti sul telecomando la leva del gas “THROTTLE” o acceleratore, i quattro motori aumentano il numero dei loro giri facendo così alzare il drone mentre per farlo scendere vesro il basso occorrerà compiere l’operazione inversa.
Ma andiamo oltre: su un quadricottero, le eliche poste su una diagonale con configurazione a “X” ruotano in senso orario mentre le altre due eliche ruotano in senso antiorario. Questa differenza nella direzione di rotazione consente al drone di mantenersi stabile, evitando così di roteare su se stesso a causa coppia motrice provocata dalla rotazione delle sue eliche. Sugli elicotteri reali, l’autorotazione viene impedita dal rotore di coda che contrasta efficacemente il fenomeno.
Movimento in avanti e indietro “Pitch”:
Spostando in avanti sul telecomando la leva di direzione, la centralina riceverà l’impulso ed incrementerà la velocità dei due motori posteriori diminuendo nello stesso momento la velocità dei motori anteriori, in questo modo il velivolo si inclinerà in avanti e inizierà a muoversi in quella direzione. Per farlo volare all’indietro dovremo compiere l’operazione inversa.
Rotazione sul proprio asse “Yaw”:
Aumentando i giri dei motori che ruotano in senso orario e diminuendo contemporaneamente i giri degli altri due motori che girano invece in senso antiorario il nostro quadricottero effettuerà quella che in gergo aviatorio viene chiamata imbardata (YAW) a sinistra cioè inizierà a ruotare su se stesso (sul proprio asse) in senso antiorario e dando il comando opposto, in viceversa Qui sotto lo schema.
COSA POSSIAMO FARE CON UN DRONE?
Come abbiamo già visto, se nel campo militare o di polizia l’uso dei droni, ha un ruolo strategico ben preciso, nell’ambito privato il discorso cambia parecchio poichè ognuno di noi può dare al drone il valore e lo scopo che maggiormente preferisce. Alcuni potranno sicuramente realizzare “per interposto…drone!” l’eterno sogno umano di volare ma meno aulicamente, i droni serviranno di solito per funzioni molto più pratiche.
Scattare foto da nuove propettive:
In teoria (e purtroppo anche in pratica!) i droni consentono anche di spiare letteralmente la vita privata delle persone, per esempio scattando foto o realizzando videoriprese ai vicini di casa o di chiunque altro violando facilmente la loro privacy. Per questo motivo esistono già fortunatamente delle leggi severissime per cui è facile “mettersi nei guai” usando in maniera impropria un drone ma solitamente il loro uso è molto più utile e positivo!!!
Con le fotocamere e videocamere installata sui droni è possibile realizzare foto e filmati dall’alto e da posizioni difficilissime o assolutamente impossibili da raggiungere fisicamente. Che sia un “selfie” da scattare dal tetto di casa oppure foto e filmati che ritraggono (parecchio) dall’alto la nostra casa, le possibilità sono davvero infinite e con unico limite la nostra fantasia
Fare delle ricerche:
Q uesto è davvero una delle possibilità più interessanti e utili nell’uso di un drone. Molti gruppi di ricerca professionale come etologi, botanici, geologi etc sarà possibile usare i droni per osservare più agevolmente il comportamento in natura degli animali; stessa cosa per osservare boschi, foreste o coltivazioni nei diversi contesti climatici o geografici. A tal proposito la Legge, dopo molti “inconvenienti” e denunce conseguenti, regola ormai parecchio l’uso dei droni in aree pubbliche quindi, prima di metterci “in volo”, sarà assolutamente necessario informarsi sulle aree effettivamente sorvolabili ma la cosa in assoluto più importante sarà rispettare la sicurezza e non invadere la privacy della gente evitando nella maniera più assoluta di pubblicare immagini senza averne prima il consenso!!!! Premesso questo, gli usi del drone saranno molto più innocui e persino utilissimi come abbiamo già visto: la possibilità di verificare i danni di un terremoto, delle tempeste sui litorali senza rischiare di persona è davvero impagabile!
Puro divertimento e fantasia!
Probabilmente moltissimi di noi avranno giocato con una macchina radiocomandata. I più “stagionati” di noi ricorderanno con piacere e nostalgia i tempi degli anni ’70 e ’80 quando facevano sfrecciare le nostre vetturette da pista o da off road facendoci divertire come matti e regalandoci ore piacevolissime! Molti di noi non hanno poi mai abbandonato il modellismo radiocontrollato ma i droni, oggi, ci daranno delle sensazioni molto simili e le stesse soddisfazioni! Oltre al grande piacere di vederlo volare con acrobazie di ogni sorta, potremo divertirci nel visionare i filmati e le foto scattate, cosa davvero rivoluzionaria in mano ad un privato.
BATTERIE E MOTORI, CIOE’ COSA PERMETTE AD UN DRONE DI MUOVERSI!
Senza la moderna e sofisticata tecnologia delle attuali batterie LiPo LiOn, i nsotri droni o aeromodelli a propulsione elettrica servirebbero a ben poco di più che prender polvere su una mensola di casa. Le molteplici attività di riprese aeree e dei rilevamenti dall’alto sarebbero assoluta esclusiva degli aerei e degli elicotteri veri o di quelli alimentati dai motori a scoppio con tutte le logiche limitazioni inerenti al rumore e complòicazioni di carburazione, utilizzo connessi, non proprio alla portata di tutti e infatti, sino a qualce decennio fa, la situazione era quella.
Si può certamente scrivere che le compatte e leggere batterie LiPo rappresentano la rampa di lancio che ha permesso lo sviluppo impetuoso di tutti i droni moderni e dell’aeromodellismo elettrico in generale.
Infatti le batterie costruite secondo le vecchie tecnologie (Nickel Cadmio o Nickel Idruro Metallico) non avevano e non hanno (sono ancora ovviamente prodotte) la capacità di potere erogare la necessaria alta cortrente per il funzionamento dei motori elettrici dei droni o degli aeromodelli e questo in parità di rapporto di peso/potenza.
Queste moderne batterie nacquero e vennero sviluppate nell’ex Unione Sovietica sotto severo segreto militare anche se riuscì a “filtrare” anche negli USA successivamente e da là, verso il 1996, rese disponibili al normale impiego e commercio privato.
I pericoli!!!!!!!!!
Attenzione! Le pile LiPo sono efficacissime sotto il punto di vista energetico e di efficienza ma sfortunatamente si possono anche mutare in micidiali bombe incendiarie pericolosissime se non vengono usate e gestite nella maniera corretta di progettazione ed in modo molto rigoroso per ciò riguarda la modalità d’uso ma soprattutto di ricarica!!!!.
Perforare il loro involucro esterno esporrà all’aria e all’ossigeno i loro elementi interni che invece ne devono stare lontani, scatenando immediatamente alte fiamme! Stessa cosa per le sovraccariche: le batterie esploderanno facilmente con conseguente incendio! Non si scherza con queste batterie! Ricordiamocelo sempre….
Come sono fatte:
Le moderne batterie LiPo che si usano in ambito modellistico hanno generalmente forme rettangolari, con angoli esterni più o meno smussati e sono compatte e abbastanza sottili; il loro cablaggio è nel polo positivo e negativo. Le celle interne, (flessibili) al cui interno sono immagazzinate le sostanze chimiche, sono sigillate efficacemente. Come abbiamo già visto, il motivo principale per cui si usano le LiPo è che sono MOLTO più leggere rispetto alle “vecchie” Ni-Cd o Ni-MH, anche a parità di corrente e di potenza erogata.
Tensione di carica e di scarica delle celle:
Le batterie LiPo sono considerate completamente cariche quando ogni loro cella interna raggiunge una tensione di 4,2 Volt e sono altresì completamente scariche quando ogni cella ha una tensione di 3,0 Volt. E’ importante, in entrambi i casi, non scendere sotto i 3.0 volt di scarica e non superare i 4.2 Volt per cella poiché la batteria si danneggerà irreversibilmente e nel caso di sovraccarica, potrebbe persino ESPLODERE facilmente.
Il significato delle sigle:
Ogni batteria ha i suoi dati di carica/scarica, capacità e voltaggio impressi sull’involucro esterno, Sarà quindi assolutamente indispensabile sapere cosa significano questi dati! Prendiamo come esempio una batteria con una buona capacità come una LiPo 4S 5000mAh 25C. 5000mAh =5000 Milliampere/ora, ovvero 5 Ampere/ ora. In poche parole si indica la capacità della batteria. 5000 mAh significa che se si assorbono 5° (ampere) la batteria si scarica dopo un’ora. Se si assorbono invece 10A la batteria si scaricherà dopo 30 minuti e via di seguito…
4S1P = Con “S” si indica il numero delle celle collegate in serie mentre “P” indica invece il numero di celle collegate in parallelo. In questo caso la batteria è composta da 4 celle collegate in serie (la tensione si somma quando si collegano elementi generatori di tensione in serie ) quindi la tensione totale a batteria completamente carica è di 4,2 x 4 = 16,8 Volt
25C = Indica la massima corrente che la nostra batteria può fornire. Si ricava moltiplicando i “C” per la capacità. In questo caso 25 x 5A = 125A. La batteria può così fornire fino a 125A. Conseguentemente i “C” indicano anche quanto tempo occorre per scaricare la batteria in 1 ora. Se si assorbe “1C” ( in questo caso 5A) la batteria si scarica dopo 1 ora. Consumando invece 10C=50A la batteria si scaricherà in 60/10=6 minuti. Se si esaurisce invece il massimo, cioè 25C=125A, la batteria si scarica in 60/25 = appena 2,4 minuti.
Può sembrare complicato e all’inizio forse lo è veramente ma si deve rilevare che nella maggior parte dei caricabatterie forniti coi droni, basterà semplicemente collegarli alla batteria per far si che si proceda alla ricarica: penserà a tutto il caricabatteria. Discorso diverso per i sofisticatissimi caricabatteria per il modellismo “serio” i quali “dialogano” costantemente con ogni cella delle batterie (bilanciamento celle) e coi quali è possibile impostare una miriade di funzioni e parametri di gestione per tutti i tipi di batteria: Piombo, Nickel, Gel, Idruri, Litio Ferro-Fosfato etc.
Comunque, la cosa più importante nel maneggiare queste efficentissime batterie è UNA sola: la sicurezza. Atteniamoci a queste regole….
- Utilizzare esclusivamente un caricabatterie approvato per batterie LiPo . Generalmente questi caricatori professionali hanno anche il programma per caricare le batterie NiCad e/o NiMH.
- Fate attenzione a non caricare la batteria con un programma diverso da LiPo, potrebbe incendiarsi! Usare sempre il bilanciatore delle celle durante la ricarica.
- Assicurarsi che sul display del caricatore sia presente il numero giusto di celle che ha la batteria
- Non lasciare mai incustodite le batterie mentre si sta effettuando la ricarica e non metterle nei pressi di materiali che possono incendiarsi! Quindi Ricaricare le batterie in un luogo senza materiali innescanti; usare i sacchetti ignifughi appositi in cui inserire la LiPo durante la carica
- Non usare “C” di carica superiori a quelli indicati dai produttori. Tipicamente è meglio caricare ad 1C per prolungare la vita della batteria.
- Non perforare la batteria nemmeno quando si gonfia!
- Se il drone precipita, sbatte e si danneggia col sospetto di avere danneggiato anche la batteria, togliete la batteria e tenetela sotto osservazione per una ventina di minuti anche se a debita distanza. Ci sono stati episodi di batterie incendiate a seguito di un crash anche diversi minuti dopo essere state rimosse!
- Ricaricare in un luogo ventilato, non respirare eventuali vapori in quanto sono tossici.
RIPRESE VIDEO E FOTOGRAFICHE.
Sino a poco tempo fa i droni destinati ad un uso prettamente ludico non erano dotati di fotocamere in grado di effettuare foto e videoregistrazioni. I primi video sono stati creati quando le più conosciute aziende produttrici di droni hanno inserito delle fotocamere con alta definizione ed erano senza dubbio prodotti molto costosi. Oggi, fortunatamente, è possibile acquistare velivoli economici, ma dotati di telecamere abbastanza decenti, almeno per il semplice divertimento.
Video-Droni: Le diverse tipologie di telecamere.
I video o le foto effettuati da droni non sono ovviamente tutti della medesima qualità. A seconda della fascia di prezzo d’acquisto del drone la videocamera sarà più o meno prestante.
Quando si sta per scegliere e successivamente acquistare un drone senza videocamere di bordo è quindi importante riuscire a valutare le caratteristiche della fotocamera. Solitamente, i droni più economici e di più piccole dimensioni non sono fisicamente in grado di volare con dei pesi “importanti” cioè con una videocamera, non presente al progetto, fissata alla sua cellula esterna.
Quindi, se sappiamo già che l’utilizzo principale del nostro drone sarà fotografico occorrerà spendere necessariamente una somma maggiore per assicurarsi una fotocamera di buono/ottimo livello.
E’ opportuno quindi chiederci quale fotocamera bisognerebbe acquistare se siamo certi che il drone prescelto è in grado di sopportare un carico maggiore.. Ovviamente si dovrà optare per le famose “action cam”! Le action cam sono delle piccole macchine fotografiche/videocamera come la famosa GoPro: sono leggere, molto maneggevoli e resistentissime ai peggiori urti e strapazzi, all’acqua e alla polvere. Il loro punto di forza è comunque la ottima compattezza: essendo così piccole e leggere possono essere trasportate e sollevate in aria con estrema facilità, rientrando ottimamente nel “carico utile” di una lunga serie di droni. I prezzi si aggirano attorno ai 150 – 250 €.
Vi presentiamo una (breve) carrellata di ottime e famose videocamere che è possibile fissare ai droni.
GO PRO HERO 4
Caratteristiche generali:
- 4K30 / 2.7K50 / 1080P120
- CODEC H.262 .MP4
- FOTO 12MP 30FPS
- ISO 6400/1600/400
- MICROSD / MICRO-HDMI
- TIME LAPSE / NIGHT LAPSE
- 88 GRAMMI / 40 METRI
- BATTERIA 1180 MAH 4.3 WH
GARMIN VIRB ELITE
La Garmin “VIRB Elit” è senza dubbio la prima vera alternativa economica – alla famosissima GoPro.
Caratteristiche generali:
- 1080p / 960p / 720p
- FOTO 16 MP (4664×3496)
- MICROSD / MICROHDMI
- GPS
- 177 GRAMMI
DRIFT GHOST-S
La Drift Ghost-s è la seconda alternativa alla Go Pro: ha una forma particolarissima davvero unica.
Caratteristiche generali:
- 1080P / 960P / 720P
- CODICE H262 .MP4
- FOTO 12 MP
- ZOOM X10
- MICROSD/SDHC/SDXC
- BATTERIA 1700 mAh RICARICABILE
Fin qui abbiamo dunque parlato delle videocamere che si possono installare sui droni, quindi volutamente non parleremo dei droni che hanno invece già una videocamera integrata poiché sono ormai la maggioranza ma piuttosto di come sfruttare al meglio le loro caratteristiche “ottiche”!
CONSIGLI SU COME PILOTARE E REGISTRARE VIDEO CON UN DRONE
Pilotare e registrare video non è all’inizio molto semplice. Controllare il videopad e individuare il momento giusto o più suggestivo per scattare le foto o i video è una modalità che richiede molta pratica e quindi ci di dovrà allenare un poco. Niente di troppo complicato però: vedrete che già dopo pochi giorni di utilizzo saremo già in grado di fare cose egregie e al proposito ecco qualche consiglio:
- Portarsi ad una quota maggiore per inquadrare una superficie più ampia.
Molto spesso chi pilota un drone per le prime volte, scatta delle foto un pò troppo vicino a quello che è il soggetto prescelto; nulla di male se è ciò che si desidera ma il volare ad una quota più elevata consentirà di scattare foto senz’altro più suggestive nel loro genere. Oltre a catturare il soggetto principale si avrà più facilmente la possibilità di prendere una porzione molto più ampia del paesaggio e di tutto l’ambiente circostante.
- Utilizzare il GPS
I droni più sofisticati sono dotati di un reale sistema GPS che aiuta notevolmente il pilota durante il volo. In poche parole, riescono a facilitare moltissimo la stabilizzazione, che è il nemico peggiore di chiunque voglia scattare foto e video con un drone!. Durante il volo basterà impostare la propria posizione iniziale e lasciare i tutti i controlli: durante la modalità GPS il nostro drone riuscirà a stabilizzarsi, permettendoci dunque delle foto e riprese video senza vibrazioni.
- Utilizzare l’FPV
L’FPV (First Person View) è la famosa “modalità di volo in prima persona”. In pratica, un drone dotato di telecamera di bordo trasmette in tempo reale (streaming) foto e video, sullo schermo del device prescelto oppure del controller stesso se il drone ne è dotato. Negli ultimi mesi sono pure nati e commercializzati dei visori che vengono indossati come un casco o degli occhiali, permettendo di pilotare i droni coinvolgendoci in un’esperienza incredibile poiché ci sembrerà davvero di volare o essere a bordo noi stessi!!
- Acquistare un Gimbal
Il “Gimbal” o giunto cardanico è in pratica un sostegno a braccetti snodati su cui viene fissata la telecamera del drone. Durante le fasi di volo, il giunto cardanico permette di dirigere la videocamera in una specifica direzione e di mettere a fuoco. Questi strumenti furono pensati inizialmente per i professionisti che hanno la necessità di eliminare ogni possibile vibrazione dovuta al volo ma che ora sono sempre più diffusi e meno costosi anche su droni di fascia media.
- Scegliere una location idonea
La scelta della “location” è una parte davvero importante e andrebbe sempre scelto con la massima cura e prudenza. I luoghi ottimali per volare dovrebbero sempre avere queste caratteristiche
- All’aria aperta;
- Lontano dagli alberi;
- Distante dagli edifici;
- Lontano dagli uccelli.
- Lontano dai tralicci e dai cavi elettrici.
La location è quindi importantissima per tutti, sia per chi vuole registrare professionalmente con i droni sia per chi vola semplicemente per divertirsi: l’ENAC ha stabilito delle linee guida fondamentali e a norma di Legge. Sul sito ufficiale ENAC potremo leggerci il regolamento ufficiale e sarà opportuno rispettarlo. Sempre!
- Controllare le condizioni meteorologiche!!!!!!!!
Soprattutto chi possiede droni di più piccole dimensioni (minidroni) dovrà controllare maggiormente la forza del vento! Sarà quasi impossibile scattare delle foto o riprendere dei buoni video in presenza di forte vento e si rischia addirittura di perdere il controllo del dronino! (Argh!)
- acquistare una fotocamera della migliore qualità possibile
Questo si riallaccia al discorso precedente: moltissimi droni sono dotati di propria videocamera di bordo non rimovibile ma molti altri hanno la possibilità di installarne un’altra “aftermarket” che consentono di registrare dei video di qualità molto migliore di quella di bordo se il drone e di fascia economica. Ovviamente si dovranno controllare i parametri di cui parlavamo all’inizio e cioè che è fondamentale che il drone abbia la potenza necessaria per volare anche con un peso extra aggiuntivo!!!!