Ecco il nuovo gioiello di casa DJI.
La casa cinese DJI ha abituato ormai da tempo la sua vasta clientela a prodotti di grande qualità e il nuovo Mavic Air 2 conferma in pieno questa caratteristica positiva. La nuova macchina della DJI ha infatti caratteristiche tecniche e prestazioni assolutamente in grado di soddisfare un’utenza molto ampia ed eterogenea che spazia dall’amatore (ma già esperto) al professionista.
A livello costruttivo il nuovo Mavic risulta assolutamente ben costruito, con materiali plastici molto resistenti e con finiture di ottima qualità: noi gli abbiamo fatto fare un paio di cadute davvero “dure” dalle quali è uscito senza nemmeno un graffio. Come ormai è da tradizione DJI, anche il Mavic Air 2 è un drone pieghevole che riesce a contenere di parecchio le misure complessive quando è chiuso. In questo caso parliamo di 180 × 97 × 84 mm, quindi appena un po’ più grande di una comune lattina di birra (w la birra!) da mezzo litro, passando però a 183 × 253 × 77 millimetri una volta aperto.
La facilità di trasporto risulterà quindi assicurata anche perché il peso è di soli 570 grammi, dunque infilarlo in uno zainetto risulta facile per chiunque. Bisognerà però ricordarsi di lasciare il dovuto spazio al suo radiocomando, a eventuali batterie ausiliarie e al caricabatterie. Nel complesso tutto l’accrocco pesa circa 1,5 chilogrammi, peso più che accettabile per tutti gli amanti delle escursioni all’aria aperta.
Sulle estremità dei 4 braccetti pieghevoli troviamo poi 4 LED (due rossi fissi e due verdi lampeggianti), che rendono il drone ben visibile anche di notte, (nel caso voleste provare un volo alla cieca, cosa che noi comunque sconsigliamo). Ricordiamo infatti che i sensori funzionano anche al buio ma i nostri occhi parecchio meno, valutate attentamente, dunque!
Parlando del reparto foto & video, gli aspetti che ci sono piaciuti di più di questo DJI Mavic Air 2 sono la ottima qualità delle riprese foto e video, la stabilità della loro trasmissione e del volo e la sicurezza. Questi aspetti lo rendono una macchina capace di interessare grandemente anche il professionista che vuole affiancare al proprio quadricottero professionale principale, un secondo drone dalle buone prestazioni, mentre le caratteristiche tecniche vanno ben oltre le normali necessità del semplice amatore, a cui comunque occorrerà di avere il patentino per pilotarlo.
Parlando del reparto video, notiamo che il nostro Air-2 è equipaggiato con un nuovo sensore da 48 megapixel da mezzo pollice con un obiettivo equivalente a 24 millimetri e apertura f/2.8.v In soldoni, significa scattare jpeg da 8000×6000 pixel, o scegliere il formato Raw.
La qualità fotografica risulta parecchio soddisfacente anche in condizioni di luce non ottimali e quelle scattate a 12 megapixel vengono elaborate anche meglio! Stessa alta qualità nel comparto video: qui infatti il Mavic Air 2 è il primo drone della serie “Mavic” che può offrire video 4K a 60fps e 120Mbps. Inoltre, permette di realizzare contenuti davvero unici grazie all’uso HDR e rallentì 4X a 1080p/120fps e 8X a 1080p/240fps. Su questa macchina è presente anche il “D-Cinelike” che consente di lavorare ottimamente in post produzione sui colori.
Non sono però previste le trasmissioni in diretta live e non si può usare la macchina con i visori.
Anche il gimbal (a tre assi e protetto su tutti i lati) di questo drone è assolutamente all’altezza di tutto il resto: anche con condizioni di vento, la camera si può orientare anche all’insù fino a 24° sbloccando l’apposita funzione sull’app. Molto buona anche l’autonomia.
La casa cinese assicura 34 minuti; in condizioni di utilizzo normale diciamo che arriva a circa 27 minuti di volo utile lasciando un po’ di carica di garanzia (10/15%) che è sempre una cosa da farsi, quindi i 34 minuti totali dichiarati sono realistici. Comunque, quando la batteria scende sotto un certo livello prestabilito, il drone è programmato di atterrare da solo in piena sicurezza.
I drone è comunque stabilissimo in volo e di grande prontezza di risposta ai comandi. Sotto l’aspetto rumorosità Il Mavic Air 2 monta eliche veramente silenziose che reggono tranquillamente il confronto con quelle del fratello maggiore. Già a qualche decina di metri sopra di noi, durante il test, in assenza di vento o senza fare manovre strane e veloci, il drone produce pochi decibel. Nulla a che vedere con il ronzio tipico del Mavic Mini che con le eliche piccole, sembra davvero uno stormo di vespe arrabbiate!
A proposito ancora di sicurezza: i sistemi di sicurezza del Mavic Air-2 sono presi seriamente e sono caratteristica importante di questo modello. Qui il sistema “APAS 3.0” evita al drone di andare a impattare contro eventuali ostacoli sfruttando perfettamente i sensori di qui è equipaggiato, (anche se mancano quelli laterali e superiori, presenti invece sulla versione Pro).
Si tratta però di una garanzia sufficiente per la maggior parte delle situazioni di utilizzo, compresa la funzione “Active Track” a patto però che il nostro Mavic non voli lateralmente. Una curiosità: Il sistema “AirSense”, per la prima volta montato su un drone non professionale, segnala la presenza di eventuali altri velivoli in prossimità della zona di volo, ma purtroppo è presente solo sulla versione venduta negli Usa. (sigh!)
È presente invece l’uso del sistema (proprietario) di trasmissione “OcuSync 2.0”. Questo sistema consente al drone di scegliere in modo automatico la banda con il segnale più sostenuto, sia a 2,4 che a 5,9 Hgz che tiene anche sotto controllo eventuali interferenze e rende possibile ricevere le immagini del drone in modo ottimale fino a 6 km di distanza dal radiocomando (che diventano 10 negli Usa in conformità con le norme della FCC!).
Noi di Genial Drone (quando siamo sobri!) cerchiamo di stare sempre in condizioni di sicurezza, perciò non lo abbiamo pilotato spedendolo a quella matta distanza, ma in condizioni di normale utilizzo la ricezione del segnale è risultata assolutamente perfetta usando il nuovo radiocomando che non ha le antenne orientabili.
La risposta del drone in volo ci è sembrata sempre eccellente in tutte le situazioni normali di volo. Il Mavic Air 2 si pilota con grande facilità anche grazie alle funzioni di controllo automatiche attivabili dall’applicazione. Per le mere prestazioni, nonostante le dimensioni contenute, in modalità sport, il drone è anche in grado di svolazzare a quasi 70 km/h di velocità, un elemento che però bisogna saper controllare a dovere.
Quindi nel complesso il nostro giudizio è molto positivo, il DJI Mavic Air 2 è un drone molto divertente e versatile, perfetto per l’amatore evoluto, ma non certamente per uno alle prime armi. Dopo la prova, il nostro giudizio è certamente molto lusinghiero anche se non ci è piaciuto moltissimo il nuovo radiocomando che è diventato parecchio più grande e se gli installiamo un bello smartphone da più di 6 pollici, risulta pesante da tenere in mano a lungo. Un’altra pecca è l’assenza della certificazione C1.
La questione è prettamente tecnica e riguarda il complicatissimo aspetto delle norme che indicano gli utilizzi d’uso dei droni con l’entrata in vigore del regolamento europeo previsto per il prossimo 31 luglio 2020. Senza addentrarci i tecnicismi, questo limite, (a causa del fatto che il peso del Mavic Air 2 non è inferiore ai 500 grammi), costringerà l’utente a non poterlo usare anche in scenari urbani dopo il 30 giungo 2022.
Quindi l’acquisto di questo drone oggi, potrebbe seriamente costringere ad alcune limitazioni di utilizzo in un prossimo futuro, in pratica il rischio sarebbe che fra qualche mese DJI possa commercializzare un modello con tutte i parametri in regola rendendo questo modello superato dal punto di vista normativo nel giro di pochi anni. È una questione parecchio spinosa e opinabile ma noi di Genial Drone abbiamo a cuore chi ci legge e sarà bene tenerla a mente considerando che questa (ottima) macchina volante costa circa 849 euro (1049 nella versione combo).
Cosa troviamo nella confezione:
Le caratteristiche tecniche del DJI Mavic Air 2:
- Dimensioni da chiuso 180×97×84 mm – Aperto: 183×253×77 mm
- Distanza diagonale interasse tra motore e motore 302 mm
- Peso 570 gr
- Autonomia di volo dichiarata circa 33-34 minuti
- Velocità massima in modalità sport 68 km/h – 19 m/s
- Sensori ostacoli: frontali, posteriori e inferiori
- Distanza del controller dichiarata: 10 km in FCC, mentre in Europa 6 Km in CE
- Frequenza di lavoro: 2,4Ghz e 5,8Ghz tramite protocollo OcuSync 2
- Camera: 12 e 48 Mpx
- Formato foto: JPG + DNG/RAW
- Videocamera: con capacità di registrare in 4K sino a 60fps e FullHD sino a 120fps
- Profili colore: D-Cinelike, Normale
- Bitrate: 120 Mbs
- Gimbal per ammortizzare i movimenti su 3 assi
- Memoria interna 8Gb e supporto per MicroSD
- Massima dimensioni smartphone supportati: 180×86×10 mm (altezza×lunghezza×spessore)
- Ricezione sistemi satellitari: GPS e Glonass.
- OcuSync 2.0 assicura grande portata;
- Nuovo radiocomando più comodo (ma un po’ grosso!);
- Il primo Mavic con 4K60@fps;
- Qualità di foto e video;
- Grande qualità costruttiva;
- Stabile e sicura in volo;
- Grande autonomia;
- Prestazioni elevate;
- Peso non eccessivo.
- Radiocomando più grande e pesante;
- Mancano sensori laterali e superiori;
- Privo di alcune funzioni al lancio;
- Il “follow me” non compensa l’altitudine;
- Qualche bug di gioventù