Hubsan Zino-2
Casa Hubsan non ha ormai davvero bisogno di troppe presentazioni visto che è da parecchio tempo molto attiva e presente in diversi campi del modellismo dinamico sia coi droni che con aeromodelli più classici, tutti tecnologicamente all’avanguardia e dopo il buon successo del precedente Zino, ci propone ora la versione più recente di questo drone che ha caratteristiche davvero ottime e di ivello sicuramente superiore alla precedente versione. Lo Zino è venduto sia nella versione Combo (con 2 batterie e la borsa di trasporto) a circa € 589,00. Vediamone dunque le principali caratteristiche tecniche:
- Quadricottero con braccia pieghevoli, dal peso di 929 grammi.
Motori brushless. - Velocità in Sport mode di 20 metri al secondo, in modalità normale 12 m/s e Movie 1 m/s.
- Telecamera con processore Ambarella che registra sino a 4K a 60 fps e Low Light Capture
- Sensore Sony da 1,2/3“.
- Possibilità di montare fitri ND.
- Gimbal stabilizzato su 3 assi e amovibile/sostituibile con altri sensori.
- Portata di controllo e ricezione del segnale video sino a 8 Km, laddove permesso dalla normativa. Display del controller ad alto contrasto.
- 33 minuti di volo grazie alla batteria a 4s da 3800 mAh
- Atterraggio di precisione con Visual Landing.
- Processore immagini: Ambarella H22
- Risoluzione sino a 4K @60fps con transfer rate di 100 Mbps
- Sensore:Sony 1/2.3 pollici
- Apertura FOV: F/2.2 TTL 23 mm
Cosa c’è in dotazione nella scatola:
La scatola contenente il drone è di colore bianco, sembra ben realizzata e dallo stile molto pulito che ricorda i prodotti high end delle principali case produttrici di smartphone. All’interno della confezione ci troviamo ovviamente il nostro insettone volante, la batteria, il suo carica batterie e una serie di cavetti che dal controller vanno agli smartphone con attacchi USB tipo C – Micro USB e Lightening per iOS.
A una prima occhiata non si può fare a meno di notare che il nuovo Zino è di dimensioni ben maggiori della versione precedente e non poteva essere altrimenti:
incorpora infatti una batteria da 3800 mAh a 4s, che gli assicura una autonomia di volo di almeno 30 minuti effettivi e in talune occasioni, anche un poco di più; quindi, vista la batteria più grande, era ben difficile che fosse delle dimensioni precedenti!
Le distanze tra motore e motore non cambiano invece troppo rispetto allo Zino standard anche i motori e le eliche sono gli stessi.
Il Radiocomando:
Il radiocomando è anch’esso cambiato: è con display LCD ad alto contrasto, integrato ma come aspetto e sensazione tattile, è simile al precedente; nemmeno questa nuova versione permette l’inserimento di un tablet ma non ha comunque problemi ad alloggiare smartphones con schermi da 6 pollici.
Oltre a fornire al pilota moltissime informazioni sullo stato delle batterie del drone, sulla distanza, sul numero di satelliti ricevuti e parecchio altro altro, il nuovo telecomando consente anche il pilotaggio diretto dello Zino 2 senza applicazione collegata. La vecchia versione dello Zino non lo consentiva.
La distanza utile di controllo del drone (dovuta a un nuovo sistema di trasmissione denominato Leas 2.0) arriva sino a 8 Km, ovviamente laddove sia effettivamente legale poter raggiungere tali pazze distanze, cosa che noi, come sempre, vi sconsigliamo.
Gli stick a noi di Genial Drone sono sempre piaciuti pochino: hanno un aspetto e realizzazione un poco “giocattolosa” e con “effetto plasticazza cinese” piuttosto marcato ma ammettiamo che sono comunque ben costruiti e robusti, usabili per anni con tutta tranquillità.
Come novità notiamo che ora gli sticks sono amovibili (basta svitarli), e sono posizionabili in uno spazio apposito realizzato nella parte inferiore del radiocomando. Soluzione presa da altre case produttrici e molto apprezzata poiché evita ingombri superflui durante il trasporto ed evita i danneggiamenti.
Comparto Tecnico:
La novita’ principale del nuovo Zino, come dicevamo, sono comunque le nuove batterie; Oltre alla aumentata capacità in mAh che gli consente una autonomia di volo di oltre 30 minuti, è ora apprezzatissima la possibilità di conoscere lo stato di carica della batteria, senza inserirle nel drone ed eseguire l’applicazione di controllo ma solamente premendo brevemente un pulsante che si trova nella parte inferiore delle batterie stesse e che tramite un led dedicato, ne indica la carica, il che ci ricorda i DJI!
Nella parte inferiore dello Zino 2 troviamo posizionati i sensori per lo stazionamento in VPS, cosa che é sicuramente un’ottima novità e cambiamento rispetto allo Zino normale. Si possono poi notare un paio di rilevatori a infrarossi coadiuvati da una telecamera: questo sistema consente al drone di rimanere in volo stabile, (in hovering) a una quota fissa, anche in assenza del segnale GPS e certamente un atterraggio di buona precisione. Mancano invece, purtroppo, i sensori per l’evitamento degli ostacoli.
Anche la videocamera principale appare ben più grande della precedente e andremo poi a parlarne più dettagliatamente.
Come vola:
Abbiamo eseguito le solite procedure di settaggio e calibrazione mettendo lo Zino 2 su una superficie piana ed effettuato il classico “balletto” per ben calibrare il magnetometro e atteso successivamente che tutti i satelliti disponibili siano stati ricevuti. Per maggiore precauzione si può anche inserire un utile settaggio nelle impostazioni della applicazione, che nega il decollo se non ci sono sufficienti satelliti.
Una volta agganciati i satelliti, siamo decollati con la classica manovra CSC, ovvero posizionando gli stick del controller negli angoli esterni in basso. Lo Zino 2 si è sollevato molto autorevolmente e senza incertezze di sorta, rimanendo poi a circa 1 metro da terra in attesa di nuovi comandi.
L’hovering dello Zino 2, (cioè quella in cui rimane fermo), utilizzando il sensore barometrico e il segnale GPS) è certamente stabile, anche se non eccezionale: le prestazioni in tal senso dei droni della DJI sono di un altro pianeta anche se lo Zino 2 risulta, sicuramente, abbastanza stabile ma NON è minimamente migliorato rispetto allo Zino 1 (molto male!!)
In fase i manovra, cioè in volo traslato, il nostro Zino 2 appare pronto e veloce ad eseguire gli ordini impartiti tramite il radiocomando anche se è un po’ impreciso nella direzione; se rilasciamo gli stick, la frenata è consistente e molto efficace. Anche facendogli eseguire manovre piuttosto brusche, il gimbal a 3 assi svolge sempre ottimamente la propria funzione e i video registrati sono sempre senza traballamenti o vibrazioni.
Quello che ci è invece piaciuto un po’ meno è lo YAW, (cioè la rotazione del drone sul suo stesso asse) che ci è apparso un poco troppo veloce; se volete fare buone riprese in questa modalità è molto meglio passare a quella denominata “Movie”. Per quanto riguarda poi le funzioni di volo, possiamo assicurare che funzionano discretamente; senza lode o infamia la funzione di Follow Me con la sola inquadratura della videocamera e le altre funzioni tipiche ormai comuni a moltissimi droni.
Molto molto bene, invece, la funzione Waypoint, sia quella con la preregistrazione effettuata durante il passaggio del drone,sia per quella in cui i punti di interesse vengono segnati sulla mappa.
Grande autonomia di volo!
Noi abbiamo eseguito alcuni voli e diremmo che l’autonomia ci ha PARECCHIO soddisfatti; è talmente elevata che sarebbe meglio per il pilota avere già un “piano di volo” o almeno sapere già cosa si vuol fare col drone in quell’occasione, altrimenti si rischia quasi di annoiarsi!!! Se poi avete acquistato la versione Combo, avrete a disposizione ben 2 batterie e potrete fare foto e video senza davvero alcun timore di dovere interrompere il vostro lavoro.
Comparto Video-fotografico.
Nel settore video lo Zino 2 è migliorato parecchio rispetto al precedente Zino 1 anche se a noi le foto, continuano a non piacerci troppo. A nostro giudizio non hanno una grande definizione, (anche se i 12 Mega pixel sicuramente ci sono tutti). Modificando le impostazioni della videocamera, è possibile saturare le foto con la funzione “Bright”, ma anche in quel caso, i colori in pieno sole o nelle giornate particolarmente nuvolose, continuano a non lasciarci particolarmente soddisfatti. Inoltre i settaggi manuali, non li abbiamo trovati proprio semplici e a portata di mano quando il drone è in volo.
Ottima è invece la funzione per poter scattare in formato Raw, realizzando files DNG importabili da Lightroom o altri programmi simili per sviluppare ed elaborare foto digitali.
Per quello che riguarda il settore video, ottime sono anche le possibilità dei vari formati che permettono 4K sino a 60fps o con 120 fps a risoluzioni inferior
Un GROSSO difetto che invece abbiamo trovato è l’interruzione del segnale FPV (cioè il ritorno sul display di quello che visualizza la videocamera) Abbiamo provato di tutto, anche a scollegare i cavi di connessione fra drone e camera ma nulla da fare: la videocamera sembrava o guasta o scollegata.
Al momento NON sappiamo esattamente se il difetto era da attribuirsi all’esamplare che noi abbiamo testato ma da successive indagini in rete, sembra che molti altri utenti abbiano lamentato lo stesso difetto e pare sia un difetto di fabbricazione del flat cable che collega il drone alla videocamera.
A parte questo, il drone a noi è piaciuto abbastanza, soprattutto per l’autonomia e il volo abbastanza dolce; un buon prodotto da curare però di più (in fondo non è certamente economico) nel settore fotografico e nella rilevazione di possibili “bug”
- Autonomia elevatissima;
- Solido e ben costruito;
- Ottimo gimbal.
- RadioHovering non molto preciso;
- Comparto foto parecchio migliorabile visto il costo del drone;
- Difetto del flat cable che collega il drone alla videocamera; (interrompe il segnale) Male!!!!!